Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)

Viola italiana con etichetta Giuseppe Pedrazzini, attribuita a Natale Novelli e con certificato di Giuseppe Lucci che attribuisce lo strumento al nipote di Pedrazzini, Natale Novelli. La viola in formato 42 solista è molto comoda da suonare grazie alla sua leggerezza. Come un tipico lavoro italiano degli anni...

Viola italiana con etichetta Giuseppe Pedrazzini, attribuita a Natale Novelli e con certificato di Giuseppe Lucci che attribuisce lo strumento al nipote di Pedrazzini, Natale Novelli. La viola in formato 42 solista è molto comoda da suonare grazie alla sua leggerezza. Come un tipico lavoro italiano degli anni '70, unisce una qualità sonora eccezionalmente buona a un'interessante lavorazione artigianale, che il costruttore si è concesso in libertà artistica, e a un acero a grana stretta e fiammato spettacolare per il fondo. In questo modo, la vernice un po' trascurata forma un contrappunto estetico sicuro di sé alla fiammatura squisitamente potente e a grana stretta del fondo in due pezzi di acero. Anche il cartiglio profondamente inciso dimostra che qui lavorava una mano esperta, capace di controllare l'anticonformismo. Tuttavia, lo strumento si dimostra una vera viola italiana con il suo suono brillante e caldo, ricco di colori diversi. Dopo un accurato restauro nel nostro laboratorio specializzato, raccomandiamo questa viola priva di crepe e generalmente ben conservata, pronta per essere suonata, a musicisti con un senso per lo straordinario che apprezzano uno strumento dal carattere pieno di sangue.

Numero di inventario
7136
Origine
Italia
Anno
circa 1970
Suono
caldo, tragend und hell, risonante
Lunghezza della cassa
42,1 cm
Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)
Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)
Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)
Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)
Viola italiana, attribuita a Natale Novelli (certificato Giuseppe Lucci)
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