La liuteria a Vienna - dal 17° secolo al periodo classico viennese

Il fatto che la liuteria viennese possa vantare una storia eccezionalmente lunga e che i liutai e i liutai viennesi siano conosciuti per nome sin dalla fine del XIV secolo è una prova dello status storico-musicale che la metropoli austriaca sul Danubio poteva rivendicare secoli prima dei tempi di Haydn e Mozart. Se la cultura musicale viennese del tardo Medioevo fu sostenuta non da ultimo dai cittadini prosperi della città commerciale, la liuteria trovò anche le migliori condizioni dopo l'ascesa di Vienna alla residenza asburgica - una situazione che sarebbe rimasta nei suoi tratti fondamentali fino alla fine della prima guerra mondiale e avrebbe plasmato la storia della liuteria viennese.

La liuteria a Vienna:

La scuola viennese di liuteria nei secoli XVII e XVIII

Sullo sfondo della ricca vita musicale della fiorente città reale, può sembrare sorprendente che la liuteria viennese non abbia sviluppato una tradizione indipendente nei secoli XVII e XVIII, ma piuttosto sia diventata la più autentica rappresentazione dello stile di Füssen in Europa. Al più tardi nel XVII secolo, l'influenza dominante di Füssen sulla liuteria viennese è documentata dai nomi di numerosi maestri che si stabilirono nell'ambiente della cappella di corte viennese fondata nel 1498, dei diversi ensemble di musica da camera e delle cappelle nobiliari - non di rado per fondare dinastie artigianali, alcune delle quali fiorirono per generazioni. Tra questi c'erano Thomas Epp, attivo a Vienna dal 1630 al più tardi, e suo genero Magnus Feldtle (anche: Veltl, Feltl), nelle due generazioni successive i fratelli Mathias Fux e Johann Jakob Fux, Andreas Bär (Beer) e i liutai della famiglia Hollmayr.

La limitata influenza dei modelli italiani sulla liuteria viennese

Con la fondazione della Gilda dei liutai e dei liutai nel 1696, anche la liuteria viennese raggiunse una nuova fase nel suo sviluppo istituzionale, e anche se la città divenne rapidamente un importante centro europeo di cultura e musica, i suoi liutai inizialmente presero poco in considerazione le innovazioni pionieristiche dei vecchi maestri italiani durante il XVIII secolo. Il modello di violino di Antonio Stradivari arrivò relativamente tardi a Vienna, e maestri come Andreas Leeb, Mathias Thier, Sebastian Dallinger e Michael Ignaz Stadlmann esemplificano l'influenza determinante della scuola tedesca meridionale, tirolese - dalla quale, come uno dei suoi strumenti più importanti, venne anche il famoso violino di Mozart, che fu probabilmente realizzato a Mittenwald come violino Stainer imitato fedelmente fino all'etichetta. Il solo Nikolaus Leidolf, che a differenza di gran parte dei suoi contemporanei non proveniva da Füssen ma presumibilmente dalla Svizzera, era un solitario rappresentante della liuteria italiana orientata al Testore nella Vienna del primo Settecento. Tuttavia, questo orientamento conservatore della vecchia scuola violinistica viennese - comprese le peculiarità storico-strumentali come il baryton o i contrabbassi a cinque corde, che godevano di una popolarità duratura a Vienna - non dovrebbe essere visto come un anacronismo bizzarro; piuttosto, l'ideale tonale della tradizione Stainer corrispondeva perfettamente alle esigenze della cultura musicale prevalentemente aulica con il suo forte orientamento cameristico.

La Nuova Scuola Viennese e la liuteria industriale nella Monarchettia Asburgica

Il passaggio al nuovo standard della scuola viennese è rappresentato non solo da Franz Geissenhof, nel cui lavoro i principi italiani di costruzione trovarono la loro strada in una forma particolarmente chiara dalla fine del XIX secolo, ma anche dai liutai Michael Ignaz Stadlmann, Johann Martin Stoss e Carl Nicolaus Sawicki (Savicki), che sono tra i migliori maestri della loro generazione, seguiti da Matthäus Ignaz Brandstätter, Gabriel Lemböck, Anton Hofmann e il suo allievo Wilhelm Theodor Gutermann.

Inoltre, la liuteria viennese del XIX secolo è caratterizzata da interazioni crescenti con gli altri centri dell'impero austriaco, specialmente in Boemia e Ungheria. Il suo esponente più importante è l'allievo di Geissenhof Johann Baptist Schweitzer, che si stabilì a Pest nel 1825 e divenne famoso per l'eccezionale qualità musicale dei suoi strumenti ben oltre la sua patria adottiva e oltre la sua morte. Non solo attraverso il suo lavoro personale, ma anche come insegnante di molti eccellenti maestri, ha avuto una notevole influenza sulla liuteria del suo tempo.

La liuteria viennese tra artigianato e manifattura

Allo stesso tempo, le manifatture di Schönbach e Graslitz conquistarono anche quote di mercato a Vienna nel corso del XIX secolo e a loro modo fecero sì che la liuteria viennese nel XIX secolo mantenesse un forte orientamento artigianale - in quanto soddisfacevano ampiamente la domanda di strumenti economici senza lacune, cosicché la liuteria industriale non poté inizialmente affermarsi a Vienna. Ciò non è affatto contraddetto dal fatto che anche maestri rispettabili e ben formati come Franz Hoyer e il suo allievo Ignaz Lutz trovarono la loro strada da Schönbach a Vienna - e non solo vi aprirono laboratori riconosciuti, ma fecero anche da ponte per diverse relazioni commerciali tra il Vogtland e la capitale.

Liuteria contemporanea a Vienna

Nel periodo dopo le guerre mondiali, la liuteria viennese conobbe una stagnazione dovuta alla cattiva situazione economica, ma anche ai cambiamenti globali del mercato; sia l'industria musicale che il commercio di strumenti storici di alta qualità - e con esso la domanda di servizi di restauro di alta qualità - cambiarono nel quadro geopolitico, e non a vantaggio della liuteria viennese.

La rinascita della liuteria a Vienna

Tuttavia, un nuovo interesse risvegliato per gli strumenti tradizionali della regione alpina e la rinascita della pratica esecutiva storica hanno portato a una lenta rinascita della liuteria a Vienna a partire dagli anni '80, così che oggi la città vanta una nuova scena molto interessante di laboratori di liuteria artigianale. Comprende soprattutto maestri di formazione internazionale come Carl von Stietencron, Gerlinde Reutterer, Julia Maria Pasch, Marcel Richters e Hans Rombach.

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